FORMAZIONE

Il COSPES Lombardia s.r.l. (sede di Milano) propone alle scuole diversi percorsi formativi, utili per ampliare la funzione educante della scuola. Le proposte possono riguardare gli studenti, i docenti e i genitori.


Per gli studenti

Al principio è la relazione: percorso di educazione all’affettività destinato agli alunni della scuola primaria, secondaria di I e II grado. Pur con modalità ed attività differenti, create in base all’età dell’utenza, tale progetto formativo muove dall’assunto del carattere fondamentalmente relazionale degli esseri umani, per cui ogni soggetto umano non può vivere da solo, ma necessità di altri con cui entrare in relazione. Se la relazione è una parte fondamentale della vita, ciò vale anche per la sessualità, che può essere intesa quale ambito umano relazionale. Perciò, pensare la sessualità – che si differenzia dalle “pratiche sessuali”, intese come gli atti fisici atti ad esprimerla – significa occuparsi dello sviluppo della persona e di tutta la sua vita relazionale. Ciò che si propone l’intervento di “educazione all’affettività” è saldare il discorso sulla relazione con quello sulla sessualità, attraverso il coinvolgimento di medici e psicologici, in grado di informare e offrire spazi di pensiero e parola su tematiche naturali e delicate.

È prevista una possibile comunicazione delle attività realizzare ai docenti referenti e, per la scuola primaria e secondaria di primo grado, anche ai genitori.

Per i genitori

Orientare alle scelte è per il COSPES un’esigenza fondamentale, perché ogni ragazza e ragazzo possa costruirsi il proprio futuro, pur con l’aiuto degli adulti che lo accompagnano.

Al di là dell’intervento di orientamento con colloqui e test, il COSPES è impegnato nel diffondere una cultura dell’orientamento anche attraverso attività formative rivolte ai genitori e realizzate anche sotto forma di conferenze. Quest’ultime mirano a rendere pensabile il o la preadolescente alle prese con la scelta della scuola superiore, ad ampliare il bagaglio emotivo del genitore, indispensabile per sostenere il figlio o la figlia al momento della scelta, a informare sulle tipologie di offerte del sistema di istruzione, per certi aspetti molto differenti da quelle sperimentare dagli adulti al momento della loro (lontana nel tempo) scelta orientativa.

Per i docenti

C’è un metodo nella didattica per alunni DSA e BES di un Liceo?

La progressiva attuazione della L 170/2010 per il Disturbo dell’apprendimento (e della Direttiva Ministeriale 5669 del 27 dicembre 2012 per studenti con bisogni educativi speciali) ha permesso la maturazione di una maggiore considerazione per chi fatica a scuola.

Assicurare il diritto allo studio, rispettando i doveri che la scuola ha verso alunni che possono faticare ad imparare nelle maniere più tradizionali, senza cadere nel rischio di far perdere valore ai diplomi, rappresenta un mandato civile che è bene sia percepito quale desiderabile responsabilità per chi si occupa della formazione dei bambini e dei ragazzi.

Tale opportunità/necessità, insieme con la cornice giuridica che la norma, sono gli elementi metodologici più importanti, dai quali dovrebbe discendere una rigorosa professionalità della scuola nell’applicare strumenti ed ausili compensativi e nel suggerire un meditato consiglio di orientamento.

Ciò considerato, l’intervento formativo del COSPES intende rafforzare tale responsabilità. Per attuarla, si ritiene prezioso offrire una proposta formativa multi composita che, come tutti gli apprendimenti autenticamente interiorizzati, preveda una gradualità, da realizzarsi lungo tre moduli, ciascuno della durata di due ore. L’obiettivo è la creazione di un metodo per leggere le difficoltà di apprendimento e mettere a punto strumenti compensativi che garantiscano un’esperienza didattica solida e generalizzabile.