La teoria di orientamento che il COSPES pratica da tempo intende questa funzione come una modalità educativa permanente e si inserisce nel contesto generale dell’educazione di un singolo bambino, ragazzo o giovane. È attuabile con tecniche psicometriche ed informazioni sui contesti di crescita a seconda delle diverse età (fine della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado).
Per l’avvio alla scuola secondaria di II grado sono possibili diverse modalità finalizzate ad ottenere risultati che consentano un corretto orientamento per ogni allievo e allieva, in collaborazione con la famiglia e la scuola, così da favorire il necessario processo decisionale circa la scelta della successiva tappa scolastica.
Utilizzando quindi strumenti in grado di valutare le attitudini nelle diverse aree di conoscenza e gli interessi sviluppati nei confronti delle differenti professionalità, l’orientamento può diventare un’occasione di crescita e maturazione per ogni:
- Alunno o alunna, che può ricevere informazioni circa le proprie capacità e/o attitudini
- Singolo genitore o famiglia, che può avere strumenti per permettere ai figli di “percorrere la loro strada”
- Docente, che ricevendo informazioni “obiettive” circa le capacità di ogni allievo, può valutare un punto di vista integrabile con il proprio, così da produrre un consiglio di orientamento mirato ed educativo
Poiché l’uso degli strumenti di tipo psicometrico è realizzato in modo interattivo, viene valorizzato non solo il colloquio individuale con il ragazzo, ma anche le informazioni che forniscono la famiglia e la scuola.
Il nostro servizio di orientamento è programmato secondo le seguenti tappe:
- Un incontro con il C.d.C. (o il coordinatore) per concordare le linee di intervento per l’orientamento scolastico-professionale degli alunni.
- Un incontro con i genitori per meglio definire i “pericoli” nei quali non devono cadere in occasione della scelta del figlio e sollecitarli ad un parere circa la preferenza da lui espressa.
- Un incontro tra la classe e lo psicologo per:
- presentare il percorso formativo
- rispondere alle richieste di informazioni degli alunni
- comunicare quali possono essere le ragioni per una scelta “giusta”
- applicare prove attitudinali, questionari di interessi professionali e di motivazione scolastica.
- Un breve colloquio individuale del ragazzo con lo psicologo per definire i dati raccolti.
- Un incontro con il C.d.C. (o coordinatore di classe) per uno scambio dei risultati emersi.
- Un incontro con un docente, il ragazzo ed i genitori per riferire e valutare le capacità di autorientamento del figlio. Viene perciò consegnata e commentata ad ogni famiglia una scheda individuale dei risultati conseguiti (sotto forma di profilo grafico-numerico).
- A conclusione del percorso di orientamento, si rilascia alla scuola una copia delle singole schede già consegnate alle famiglie. La Direzione della scuola riceverà successivamente uno schema riassuntivo dell’attività svolta.